Bioimpedenziometria e la valutazione per l’atleta
La bioimpedenziometria su atleta serve per conoscere lo stato di idratazione e le caratteristiche fisiologiche della persona: occorre utilizzare uno strumento che ne “misuri” quindi la composizione corporea. Questo strumento in pochi minuti dà la possibilità al tecnico di conoscere, oltre che lo stato di idratazione, una serie di valori fondamentali per poter poi proporre un corretto allenamento, in tutte le fasi della preparazione, valutando le condizioni fisiologiche in risposta allo stimolo allenante.
Inoltre questo metodo è veloce e non invasivo.
Il soggetto è valutato tramite il posizionamento di 4 elettrodi, due sulla mano e due sul piede, che rileveranno la resistenza e la reattanza del suo corpo.
Questi due valori verranno poi inseriti nel software in dotazione, grazie al quale verranno estrapolati una serie di dati che ora spiegherò in dettaglio.
MASSA CELLULARE: è la componente metabolicamente attiva dell’organismo.
Ogni persona ha una BCM minima sotto la quale è sconsigliato scendere, causa diminuzione sia della massa muscolare magra che del metabolismo.
E’ il valore fondamentale che occorre monitorare nel tempo, e che ci permette di capire se la persona è malnutrita ed in overtraining. Rappresenta per gli atleti inoltre per gli atleti una valutazione oggettiva del ‘Motore’ corporeo.
TOTAL BODY WATER: è il maggior componete dell’organismo, per questo la corretta determinazione costituisce la base per stimare i parametri di forma fisica. Se l’acqua è nella norma tutti i parametri misurati dalla BIA saranno attendibili, quindi di conseguenza anche la plicometria risulterà corretta.
INDICE DI MASSA CELLULARE CORPOREA: è il rapporto tra la BCM E l’ALTEZZA del soggetto. Indica lo stato nutrizionale del soggetto.
Valori inferiori ad 8 per le donne e a 10 per gli uomini indicano Malnutrizione.
ANGOLO DI FASE: misura la relazione fra resistenza e reattanza.
In un soggetto sano questo valore è compreso tra 6 e 7 gradi. Valori sotto i 5 gradi indicano una rottura delle membrane cellulari o un accumulo di fluidi extracellulari (ritenzione idrica).
Valori intorno ai 10 gradi indicano forte disidratazione o BCM superiori alla norma, come nel caso di sportivi professionisti.
SCAMBIO SODIO POTASSIO: è un valore molto importante che ci indica il buon funzionamento o meno della cellula. Il valore ideale è un rapporto di uno a uno fra sodio e potassio.
Se il valore sale fino a 1,6 vuol dire che è entrato nella cellula il 60% in più di sodio, quindi siamo in presenza di forte ritenzione idrica (iperidratazione) e malnutrizione proteica.
Se il valore scende a 0,6 siamo in presenza di forte disidratazione e malnutrizione energetica (occorre aumentare le calorie giornaliere).
Oltre a questi valori la BIA è in grado di misurare il Metabolismo Basale, che è direttamente collegato con la quantità di BCM del soggetto, l’acqua intra ed extracellulare, ed il rapporto tra massa intra ed extracellulare.
La bioimpedenziometria su atleta permette di individuare ancor prima di proporre uno schema di allenamento, una serie di dati importantissimi, e poter distinguere un soggetto sotto stress da uno con buona massa cellulare, piuttosto che una persona disidratata da una in ritenzione idrica.
Questi dati, verificati nel tempo, permetteranno di non fare grossi errori nella valutazione del soggetto, dosando l’allenamento e la mia alimentazione in funzione della situazione “reale” del soggetto, quindi proporre allenamenti realmente personalizzati sia nell’intensità che nella durata.
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