LABORATORIO
PREMESSE
Le continue conquiste in termini di conoscenze e tecnologie che ogni area clinica vede da anni incidere nei propri modelli organizzativi ed operativi, nonché la continua evoluzione delle linee-guida di ogni settore specialistico (con conseguente ricaduta sui vari protocolli di attività clinica) costituiscono un importante fattore di continuo aggiornamento per il mantenimento di un adeguato livello di qualità.
Tali aspetti, nella attualità, stanno certamente coinvolgendo anche l’ambito odontoiatrico con la conseguente possibilità di elevare il livello qualitativo delle proposte terapeutiche.
AMBITI DI INTERAZIONE
Una grande mole di dati in letteratura ha da tempo posto all’attenzione di medici, e non solo, l’importanza, nella pratica clinica corrente, delle correlazioni tra aspetti occlusali e disfunzioni dell’apparato muscolo-scheletrico.
Un errore di occlusione dentale influenza una catena cinematica muscolare che ha riflessi su tutto il sistema tonico-posturale.
E’ in coerenza con tali presupposti che la moderna odontoiatria riserva grande attenzione all’apparato stomatognatico non solo in rapporto a tutti gli aspetti di rapporto occlusale dentale, ma anche in funzione di tutte le possibili ripercussioni sui restanti apparati.
Di conseguenza, la possibilità-necessità di procedere ad una rigorosa valutazione del dato occlusale e della sua messa in relazione con altri livelli funzionali (rachide in particolare) costituisce una qualificata ed opportuna fase del protocollo operativo sia in fase di approccio diagnostico-esecutivo (della correzione) sia in quella di out come.
Gli attuali criteri di “giudizio sulla base dell’evidenza”, anche e soprattutto in ambito medico-legale, concorrono a ridefinire in tale direzione le procedure da adottare per la verifica del risultato prodotto dall’intervento dello specialista odontoiatra.
Rendere possibile l’aggettivazione di un cambiamento prodotto da un intervento di correzione di una possibile disfunzione occlusale, rappresenta un criterio di qualità e di tutela professionale. Va altresì considerata la necessità di dover, in alcuni quadri clinici, procedere ad un livello di valutazione funzionale in ambito specificatamente biomeccanico al fine di correttamente integrare gli aspetti di area odontoiatrica con altri relativi ad altri distretti strutturali-funzionali, in particolare della colonna.
Poter, di conseguenza, coniugare la pratica clinica odontoiatrica con un avanzato laboratorio di valutazione funzionale biomeccanica rappresenta elemento per un qualificato e moderno approccio alle problematiche in campo stomatognatico.
TMJOINT:
LA RICERCA DELLA STABILITÁ NEUROMUSCOLARE
- Scelta del trattamento
- Valutazione dei provvisori e definitivi
- Pre- e post-splint
- Disordini cranio cervico mandibolari da malocclusione
- Pre- e post-trattamento
- Validazione trattamenti
- Ricerca biomeccanica
- Perizie
- Difesa in caso di contenzioso
MODALITÁ DI INTERAZIONE
Innumerevoli sono i possibili ambiti di valutazione biomeccanica e, di conseguenza, i protocolli attuabili con la finalità di esplorare i livelli funzionali qualitativi dei vari distretti di interesse.
La possibilità di estendere tale valutazione all’ambito della cinematica, della dinamica ma soprattutto dell’attivazione muscolare, rappresenta una grande risorsa per un qualificato livello di attività professionale in ambito odontoiatrico.
Nell’estesa gamma delle risorse di un moderno ed attrezzato laboratorio di biomeccanica, due sono senza dubbio gli ambiti di interesse valutativo:
- la valutazione del livello funzionale dell’apparato stomatognatico del soggetto (in fase di pre- trattamento e di post- trattamento)
- la valutazione del modello funzionale del rachide (quale prima, più diretta e più importante stazione di correlazione)
Alcuni studi o Centri odontoiatrici già dispongono della tecnologia per la valutazione del dato occlusale; in particolare la più avanzata frontiera per tale approccio al paziente è rappresentata dal sistema TMJoint.
Tale sistema, attraverso i vari livelli di valutazione, consente la verifica dell’ottimale raggiungimento dell’equilibrio neuromuscolare conseguente alla correzione dei disallineamenti dentali o costituisce il valido indicatore della corretta strategia della correzione ipotizzata.
La possibilità per i Centri non dotati di tale tecnologia di poter fare riferimento per tale livello di indagine ad un qualificato laboratorio di biomeccanica, rappresenta un qualificato momento dell’iter terapeutico prefigurato,nonché una opportuna verifica della bontà della correzione effettuata.
Il poter avvalersi poi, per ogni Centro odontoiatrico, di un eventuale ulteriore livello di indagine biomeccanica (valutazione del modello funzionale del rachide, specifico per ogni paziente) consente di meglio dirimere i dubbi interpretativi del persistere di determinati quadri clinici o di pianificare le strategie terapeutiche in modalità correlata e, se del caso, integrata.
PROTOCOLLI DI INTERAZIONE
Modello A)
Il paziente in valutazione-trattamento presso il Centro odontoiatrico non in possesso del sistema TMJoint, può essere inviato presso il Laboratorio di biomeccanica di Analife per l’esecuzione del TMJoint Test. Tale test può essere funzionale alla verifica pre-trattamento del quadro di disfunzione occlusale sia a quella del risultato della correzione. Il Laboratorio produce idoneo report (che viene inoltrato allo specialista curante, nelle modalità concordate con il singolo Centro odontoiatrico).
Modello B)
Il paziente per il quale lo specialista curante ritiene opportuno procedere ad una valutazione funzionale integrata, può essere inviato presso il Laboratorio di biomeccanica di Analife. per l’esecuzione del test di valutazione del proprio modello funzionale specifico della colonna. Il Laboratorio produce idoneo report (che viene inoltrato allo specialista curante, nelle modalità concordate con il singolo Centro odontoiatrico).
Modello C)
I pazienti per i quali quale lo specialista curante ritiene opportuno procedere ad altre tipologie o livelli di valutazione biomeccanica, possono essere inviati presso il Laboratorio di biomeccanica di Analife. per l’esecuzione di quanto consigliato. Il Laboratorio produce idoneo report (che viene inoltrato allo specialista curante, nelle modalità concordate con il singolo Centro odontoiatrico).